#TurismoCrema: scoprire la città in un giorno

30-06-2020

Lasciati guidare attraverso le vie cittadine alla scoperta della cerchia muraria, di Piazza Duomo con la Cattedrale medievale e i suoi palazzi storici, di alcune chiese, del santuario di Santa Maria delle Grazie, scrigno della pittura seicentesca e la Chiesa della S. S. Trinità di architettura settecentesca. Non mancheremo di guidarti anche alla scoperta di qualche piccola chicca da incontrare qua e là, come il refettorio del Museo e il teatro cittadino e l’ex convento domenicano. 

Dopo aver lasciato i mezzi che ti hanno portato sin qui ti suggeriamo di partire da Piazza Garibaldi per goderti una piacevole passeggiata tra le meraviglie della città.

La porta che ti accoglie è una delle due porte della città tuttora conservate: si tratta di Porta Serio. In origine, già in epoca medievale e poi durante la dominazione veneziana dal 1449, Crema era circondata completamente da mura con quattro ingressi alla città (Porta Serio, Porta Pianengo, Porta Ombriano, Porta Ripalta). L’attuale porta (così come Porta Ombriano) risale però a un rifacimento dell’inizio dell’Ottocento, in epoca napoleonica. Di fianco alla porta puoi vedere ciò che resta di un antico torrione, mentre nei vicini giardini pubblici ancora si conservano tracce dell’antica cerchia muraria voluta dalla Repubblica veneziana (1488-1508).

Dopo aver attraversato la moderna piazza Garibaldi ti puoi incamminare verso via Mazzini, il corso dei negozi al termine del quale si staglia Piazza Duomo. È il cuore storico della città, sede della cittadella fortificata durante il Medio Evo e luogo di ritrovo per mercanti; rivisitata nel Rinascimento, è oggi circondata da palazzi e dell’imponente Cattedrale cittadina; i bar che ospita costituiscono il principale punto di incontro dei cremaschi.

Duomo fu costruito  tra il 1284 e il 1341 in cotto, tipico materiale di costruzione della pianura padana, sulle rovine di un’antica chiesa della quale si conservano i resti delle fondamenta nella cripta. Si tratta di un esempio di gotico lombardo che unisce elementi architettonici ancora propri dell’epoca romanica (es. il portone) ai nuovi dettami dello stile gotico (es. il rosone in marmo bianco della facciata). L’interno conserva solo una piccola parte dell’originale decorazione ad affresco che doveva ricoprire interamente le pareti e molte testimonianze dell’arte locale.

Torre Guelfa è l’unica altra testimonianza del Medioevo cremasco, chiude la parte nord della piazza di fianco al palazzo Pretorio. Risalente al 1286 è caratterizzata dagli elementi romanici che si affiancano alle finestre a bugnato (rivestimento murario di tipico sapore rinascimentale) e conserva l’effige del Leone di San Marco, testimonianza successiva della dominazione veneta.

Palazzo Pretorio infine chiude la piazza affiancando la torre, fu costruito in epoca rinascimentale (1547) come residenza del Podestà, rappresentante del governo della Serenissima. È abbellito da un elegante portone d’epoca barocca.

Il lato ovest della piazza è occupato da Palazzo Comunale che risale al 1525, è un piacevole esempio di architettura rinascimentale. La facciata è decorata dagli stemmi di alcuni dei podestà che governarono Crema. Fu voluto dai veneziani come sede del governo cittadino. Sempre nella piazza potrai vedere il Torrazzo: originariamente porta d’ingresso della cittadella medievale, fu poi trasformata in elemento decorativo in epoca rinascimentale. Sul lato che affaccia sulla piazza è decorato con lo stemma della città di Crema e la statua del santo patrono San Pantaleone, sul lato opposto sotto l’orologio campeggia il leone veneziano.

Proseguendo oltre piazza Duomo lungo via XX Settembre incontrerai l’elegante chiesa della SS. Trinità:  costruita tra il 1737 e il 1740 si contraddistingue per la presenza di due facciate riccamente decorate in stile rococò. L’interno, abbellito da decorazioni e dipinti di celebri pittori locali e non, è caratterizzato dalla decorazione illusionistica che simula l’architettura dell’abside.

Proseguendo la passeggiata ti ritroverai in Piazza Giovanni XXIII chiusa da Porta Ombriano, un’altra porta d’ingresso alla città risalente al 1804-7.

Ti consigliamo di dirigerti verso il Campo di Marte, dove potrai ammirare un’altra parte delle restanti mura cittadine e il Torrione della Madonna, così chiamato perché in origine ospitava l’immagine miracolosa della Madonna col Bambino, oggi conservata nel vicino santuario della Beata Vergine delle Grazie.

Nelle vicinanze incontrerai il Santuario di Santa Maria delle Grazie la costruzione fu avviata nel 1601 dove già sorgeva una piccola cappella che ospitava l’immagine sacra. La decorazione interna fu affidata qualche anno dopo (1641-43) al celebre pittore cremasco Gian Giacomo Barbelli e narra gli episodi della vita della Vergine con effetti scenografici e teatrali nel tipico stile barocco.

Seguendo le vie laterali (rispetto a via XX Settembre) ti ritroverai presso il Teatro San Domenico e la piazza del Mercato austroungarico, in cui si erge anche il Palazzo cinquecentesco Benzoni – Donati e la piccola chiesa sconsacrata di Santa Maria Maddalena e Santo Spirito.

L’ex convento di San Domenico è il teatro cittadino è ospitato all’interno dell’ex chiesa del convento domenicano sorta nel 1463, caratterizzata dalla facciata a capanna in terracotta. L’ex convento ospita oggi delle sale espositive e una scuola di musica.  Mercato Austroungarico fu costruito, invece, costruito nel 1842 per celebrare il passaggio a Crema dell’imperatore d’Austria Federico I, era il mercato del grano, dei cereali e del lino. 

Ultima tappa che ti raccomandiamo di raggiungere in questo percorso è il Museo cittadino, nonché ex convento degli agostiniani: qui potrai godere di un momento di pace e tranquillità passeggiando per i chiostri, oppure visitare l’ex-refettorio conventuale con la sua notevole architettura. potrai visitare l’ Ex- Refettorio o Sala Pietro da Cemmo che era la sala deputata ad ospitare i frati durante i pasti quotidiani mentre oggi prende il nome dal pittore che la decorò. Sulle pareti corte si conservano gli affreschi rappresentanti l’Ultima Cena (della quale è esposta anche la Sinopia, ossia il disegno preparatorio) e la Crocifissione; le pareti lunghe sono invece decorate dalle lunette con i ritratti di illustri agostiniani. Uscendo dal complesso del sant’Agostino non potrai fare a meno di notare il raffinato palazzo Terni de Gregory, posto immediatamente di fronte. La costruzione del palazzo fu iniziata nel 1698 e portata avanti fino al 1737, anno in cui fu sospesa e lasciata incompiuta. L’edificio, realizzato in stile rococò, si fregia di quattro statue di funzione celebrativa per la famiglia Bondenti, originari proprietari.